Scleroterapia a Bergamo

Scleroterapia

La scleroterapia, disponibile a Bergamo nel centro MYCLINIQUE, è un trattamento di medicina estetica mini-invasivo studiato per la cura di varici e di teleangectasie degli arti inferiori. Scopo della terapia scleroterapica è produrre un’obliterazione chimica delle varici attraverso delle piccole iniezioni di specifiche sostanze ad azione lesiva all’interno alla vena. L’endotelite generata dai farmaci in questione che sono in circolo genera una fibrosi della vena, che ne riduce l’evidenza e favorisce il riassorbimento.

 

Indicazioni al trattamento di scleroterapia

La scleroterapia può essere praticata per affrontare alterazioni vascolari e linfatiche che comportano: dolore, bruciore, gonfiore e crampi notturni (che riguardano le gambe). Ma al di là di queste implicazioni mediche la scleroterapia viene praticata prevalentemente per fini estetici. In particolare i principali campi di applicazione riguardano il trattamento delle vene varicose o delle teleangectasie.

 

Vene varicose

Le vene varicose, chiamate anche varici sono dilatazioni delle vene, che compaiono soprattutto negli arti inferiori. Spesso assumono un colorito tendente al blu o al viola e manifestano un andamento tortuoso. Talvolta possono gonfiarsi e porsi in rilievo sulla superficie della pelle.

 

Teleangectasie

Simili alle vene varicose ma di dimensioni più piccole sono le teleangectasie. Si tratta di dilatazioni di piccoli vasi sanguigni, in genere di colore rosso o blu e sono più superficiali rispetto alle vene varicose. La loro forma può essere simile a delle ramificazioni o ad una sorta di ragnatela (in inglese infatti vengono indicate con l’espressione “spider veins”). Compaiono prevalentemente sulle gambe o sul viso e possono riguardare sia un’area molto circoscritta che un’area molto estesa. Alcuni elementi che incrementano il rischio di teleangectasie sono: un’ereditarietà genetica, alterazioni ormonali e gravidanze, aumento di peso e infine, come nel caso delle vene varicose, mantenere per molto tempo una postura eretta gioca un ruolo importante.

 

Prima del trattamento di scleroterapia

Per capire se il soggetto è idoneo al trattamento di scleroterapia, il medico dovrà effettuare un attento esame obiettivo e valutare la completa storia clinica del paziente. Durante l’esame obiettivo il medico deve analizzare lo stato di salute generale del soggetto e deve valutare le aree da trattare. Nell’analizzare la storia clinica invece ci sono una serie di elementi ai quali il medico deve prestare particolare attenzione come ad esempio la presenza di patologie cardiovascolari ed ematiche, assunzione di farmaci anticoagulanti, eventuali allergie, precedenti trattamenti per vene varicose. Una volta appurata la possibilità di effettuare tale pratica, è consigliabile che il paziente, nella giornata che precede il trattamento, eviti di effettuare depilazioni o di applicare creme sulle zone che saranno oggetto del trattamento. Inoltre i trattamenti a base di antiaggreganti e anticoagulanti devono essere sospesi almeno una settimana prima di effettuare la seduta in quanto la loro assunzione incrementa il rischio che le iniezioni possano provocare gravi emorragie.

 

Il trattamento

Le sedute di scleroterapia si svolgono generalmente in un contesto ambulatoriale e non necessitano di alcun tipo di anestesia, anche se in caso di pazienti particolarmente sensibili è possibile applicare una crema anestetizzante. Il primo passo consiste nel far accomodare il paziente su un lettino e successivamente detergere con alcol l’area che sarà oggetto del trattamento. A questo punto il secondo passo consiste nell’iniezione vera e propria, che viene effettuata con un ago molto sottile adatto anche per piccoli vasi sanguigni. La soluzione iniettata può essere composta in vari modi però gli elementi principali sono alcol polidocanolico, sodio tetradecilsolfato, sodio salicilato e glicerina cromata. Quando viene iniettata la soluzione sclerosante provoca la chiusura del vaso anomalo e successivamente la sua scomparsa. La scomparsa di un vaso sanguigno non è qualcosa che deve spaventare in quanto ciò non va a colpire in nessun modo la circolazione sanguigna in quanto in sangue trova autonomamente una strada alternativa e continua a fluire naturalmente. La soluzione sclerosante può avere due consistenze: liquida e schiumosa. La versione schiumosa sembra avere un’efficacia più elevata perché la densità della schiuma consente si allontanare meglio il sangue ed espone l’interno del vaso ad un maggior contatto con la sostanza chimica utilizzata. Si tratta di una tecnica quasi indolore, nella quale è possibile avvertire un lieve fastidio al momento dell’iniezione. Il numero delle iniezioni e la durata della seduta sono variabili a seconda dell’estensione dell’area da trattare ma in generale esse non durano più di 40 minuti.

 

Post-trattamento

Dopo l’iniezione, per favorire una maggiore diffusione del prodotto iniettato è necessario comprimere e massaggiare l’area interessata dal trattamento. Per consentire questa compressione in modo continuo dopo la seduta scleroterapica viene fatta indossare al paziente una calza elastica o un bendaggio. Come già detto l’obiettivo è quello di esercitare una compressione continua e minimizzare sia il dolore che la possibilità di ematomi. In linea generale l’uso della calza dovrebbe durare da 2 a 3 settimana. In caso di gonfiore, dolore o prurito intenso la calza più essere rimossa autonomamente dal paziente, che però deve avvertire il medico di tale cambiamento. Subito dopo il trattamento nel sito dell’iniezione potrebbe verificarsi un eritema o un leggero arrossamento che può essere trattato con una crema lenitiva. Alcune indicazioni che sarebbe bene seguire nella fase del post-trattamento sono le seguenti:

1. Evitare l’esposizione diretta ai raggi solari;

2. Non praticare sport che comportano uno sforzo degli arti inferiori (jogging, pesi, aerobica, ecc.);

3. Evitare di restate per molto tempo in piedi;

4. Evitare di rimanere seduti a lungo;

5. Camminare per evitare la formazione di trombi venosi.

 

Controindicazioni e rischi

Le controindicazioni vengono distinte tra assolute e relative. Tra le controindicazioni assolute troviamo:

1. allergia al farmaco scleroterapico;

2. gravidanza;

3. in caso di precedente tromboflebite superficiale o di trombosi venosa profonda;

4. il diabete mellito scompensato.

 

Mentre tra le controindicazioni relative ci sono:

1. patologie che riguardano il fegato (epatiti acute virali, tossiche o da farmaci; cirrosi epatica);

2. stati febbrili;

3. alcune malattie del cuore (miocarditi e endocarditi).

 

Per quanto riguarda i possibili rischi ed effetti collaterali, è possibile che dopo il trattamento possano comparire arrossamenti, lividi, irritazioni e macchie ma in questi casi si tratta si effetti transitori che tendono a risolversi in modo spontaneo. Complicazioni più gravi sono poco frequenti e possono consistere in:

1. infiammazione nel sito dell’iniezione per la quale può essere necessaria la prescrizione di antinfiammatori o antibiotici;

2. coaguli di sangue, la formazione di un coagulo rende più difficile il passaggio del sangue che in questo modo non riesce più ad irrorare efficacemente i tessuti;

3. bolle d’aria nel sangue, possono non dar vita ad alcun sintomo oppure possono essere caratterizzate da mal di testa, problemi di vista, nausea;

4. reazione allergica alla sostanza iniettata. 

 

Ribadiamo però che queste possibili complicazioni sono molto rare e che in linea generale la scleroterapia è una tecnica sicura che se eseguita da professionisti non è fonte di problemi gravi.

 

Risultati del trattamento di scleroterapia

Dati statistici affermano che circa l’80% delle teleangectasie e il 75% delle varici vengono risolte in modo definitivo con la scleroterapia, questi dati quindi attestano la validità di questa tecnica. Per quanto riguarda i piccoli vasi sanguigni i risultati saranno visibili dopo 3-6 settimane; mentre nel caso di vasi di grandi dimensioni i risultati saranno apprezzabili dopo 3-4 mesi. Normalmente, per ottenere un risultato soddisfacente, sono necessarie 2 o più sedute, è quindi possibile ripetere il trattamento facendo trascorrere 4-6 settimane tra una seduta e l’altra. Dopo ogni seduta le vene o i capillari danneggiati saranno sempre meno visibili, fino a scomparire praticamente del tutto. Il vantaggio di questa tecnica rispetto alla chirurgia consiste nell’essere decisamente meno invasiva, tuttavia servono ulteriori indagini per valutarne gli effetti a lungo termine.

 

Se si desiderano ulteriori informazioni inerenti alla medicina estetica per il trattamento di scleroterapia a Bergamo c/o il Poliambulatorio MYCLINIQUE, in via Bellini, 43 Cap 24129, è possibile contattare il centro telefonando al numero indicato sul nostro sito oppure scrivendo nel modulo presente nella pagina contatti.

DURATA DEL TRATTAMENTO

GIORNI DI DEGENZA

EVITARE ESPOSIZIONE AL SOLE

RITORNO ALL'ATTIVITÀ SPORTIVA

DOMANDE FREQUENTI SUL TRATTAMENTO DI SCLEROTERAPIA

Il trattamento prevede qualche tipo di anestesia?
Le sedute di scleroterapia si svolgono generalmente in un contesto ambulatoriale e non necessitano di alcun tipo di anestesia, anche se in caso di pazienti particolarmente sensibili è possibile applicare una crema anestetizzante.
Come funziona la scleroterapia?
Scopo della terapia sclerorapica è produrre un’obliterazione chimica delle varici attraverso delle piccole iniezioni di specifiche sostanze ad azione lesiva all’interno alla vena. L’endotelite generata dai farmaci in questione che sono in circolo genera una fibrosi della vena, che ne riduce l’evidenza e favorisce il riassorbimento.
È una tecnica invasiva?
Il vantaggio di questa tecnica rispetto alla chirurgia consiste nell’essere decisamente meno invasiva, in quanto non solo non si prevedono anestesie pesanti ma non è necessaria alcuna incisione nè, dunque, applicazione di punti di sutura.
Quando è controindicato sottoporsi al trattamento?
Prima di tutto non è possibile richiedere il trattamento in caso di allergia al farmaco scleroterapico, se in stato di gravidanza, in caso di precedente tromboflebite superficiale o di trombosi venosa profonda, di diabete mellito scompensato e di patologie che riguardano il fegato.
Posso eliminare le teleangectasie?
Certo, la terapia scleroterapica permette di trattare sia le varici che le teleangectasie.
Ci sono rischi?
Per quanto riguarda i possibili rischi ed effetti collaterali, è possibile che dopo il trattamento possano comparire arrossamenti, lividi, irritazioni e macchie ma in questi casi si tratta si effetti transitori che tendono a risolversi in modo spontaneo. Complicazioni più gravi sono poco frequenti.

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